Il Mal rossino suino è una malattia zoonotica in cui la maggior parte dei contagi si verifica attraverso graffi o ferite alla pelle, soprattutto nelle persone il cui lavoro è legato alla gestione di animali infetti. L'agente eziologico del Mal rossino è il batterio Erysipelothrix rhusiopathiae, di cui sono noti fino a 28 sierotipi, dei quali il 1a, 1b e 2 sono riconosciuti come patogeni. La malattia può presentarsi in forma setticemica, con un quadro clinico generalizzato grave (letargia, apatia, anoressia, febbre) in cui spicca la presenza delle placche di Talero, lesioni cutanee di forma romboidale patognomoniche di questa malattia e che può raggiungere fino al 40% di mortalità. Dopo questa fase acuta, la malattia può evolversi in una forma subacuta e cronica in cui si osservano principalmente segni di artrite ed endocardite. La Erysipelothrix rhusiopathiae è suscettibile a molteplici antibiotici, la penicillina è il primo trattamento di scelta. Il trattamento precoce dell'infezione di solito dà buoni risultati entro 24-36 ore. La prevenzione della malattia si basa sull'uso di batterine inattivate contro i sierotipi 1 e/o 2 mediante iniezione intramuscolare o mediante l'uso di batterine attenuate per il trattamento di massa con acqua da bere. La vaccinazione è generalmente efficace e la durata dell'immunità è di circa 6-12 mesi
Suini / SPECIE / Ceva ItalyCeva Salute Animale , filiale italiana di Ceva Santé Animale, da anni collabora col settore suinicolo. L’ampio e storico portafoglio prodotti e il continuo...
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